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"in viaggio"2014 spettacolo del giovane collettivo Mi La Danse , coreografie Monia Mattioli

“R-ESISTENZE” 2015-2016 (solisti Ludovico Paladini ed Enrica Rossini)
performance Teatro/Nuova Danza contemporanea Compagnia “Mila Danse”,Coreografie Monia Mattioli

La Compagnia di giovani danzatori Mila Danse ,(nata nel 2014) dedica uno spettacolo alle Donne Partigiane, sottolineando il loro ruolo centrale e specifico nell’ambito dei fatti di guerra che tanto hanno segnato il nostro territorio.

Lo spettacolo ha il suo perno centrale nella figura di Maria Rossini di Cabernardi, partigiana, e nel mistero della scomparsa dei militi durante la strage di Sant’Angelo di Acervia, avvenuta tra il 4 e il 5 maggio del 1944. Di questa strage, di enorme efferatezza, caratterizzata da punti oscuri, memorie discordi e soprattutto da molte vittime alle quali non si è ancora potuto dare una identità certa, lo spettacolo si propone di ricordarne le vicende, basandosi sul prezioso contributo documentale dell’ A.N.P.I. regionale(“una donna sul monte”di Ruggero Giacomini edizioni affinità elettive )

Lo sguardo e il sentimento che anima la nostra performance di teatro-danza è quello che fu proprio della postina di Cabernardi, di cui è stata raccolta testimonianza, che salì sul Monte ad avvisare i partigiani pochi giorni prima della strage, spinta forse da un sentimento di amore che la portò a sfidare la tortura e la morte pur di realizzare ciò che sentiva di dover fare.

Lo spettacolo si propone di sottolineare quelle che considera le tre componenti principali di quei fatti storici:

il momento politico-sociale in cui si svolsero gli accadimenti

la centralità dell’operato delle Donne che scelsero la lotta armata unendosi ai loro compagni partigiani in opposizione alla proclamata Repubblica Sociale Italiana, rispondendo così ad un doppio richiamo,affettivo e civile, e rivendicando con ciò la loro essenza femminile così come disse Carla Leali, partigiana della Val Sabbia (Brescia): “Noi non abbiamo fatto la guerra,

noi abbiam fatto solo le donne”;

-Il “gesto” di quei fatti, rielaborato fino al punto di divenire teatro-danza;diviene un “dono” per tutti noi e in particolare per i più giovani, più lontani anagraficamente dai fatti al centro della nostra attenzione

LO SPETTACOLO:

La durata dello spettacolo compreso di vedo -proiezioni che fanno parte integrante dello spettacolo è di 35 minuti.

In aggiunta allo spettacolo come introduzione si rende possibile una conferenza con i referenti dell’Anpi Sezione di Arcevia,per presentare i fatti storici, presentare brevemente il libro (a cui lo spettacolo è ispirato) e le testimonianze dirette dalla voce e presenza di alcune partigiane della zona di Arcevia.In questo caso lo spettacolo e conferenza durano circa 50 minuti.

Al pubblico all’entrata , assieme al programma verrà rilasciato un piccolo panno rosso, che ricorreràin scena , durante tutta la performance; con il fine di avvicinare il pubblico al palco come i danzatori alla platea, dando luogo ad una interazione tra spettatori e danzatori che renda tutti i presenti dei protagonisti, nella logica di un “pensiero parallelo” tipico del teatro- danza.

“R-esistenze” attraverso la storia di una partigiana quale Maria Rossini, porta in sé la coscienza di alcuni valori ;come la memoria contadina che ci ricorda che il legame di mutuo rispetto tra Uomo e Terra sia di fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza .I tragici eventi storici in cui i fatti succedevano ci rendono consapevoli di come l’uomo forte delle sue ideologie, che si pone arrogante al centro dell’universo diventi un demone carnefice e distruttore di quel diritto fondamentale che è la vita .

Infine resistere all’incoscienza di ciò che accade intorno a noi;resistere alla perdita di valori come il rispetto per gli altri;questa è la libertà da conquistare in questo presente,ed è ciò che la memoria di Maria Rossini, nella sua esperienza di partigiana ha regalato agli interpreti ed autrice di questa performance che sperano di aver in qualche modo potuto condividere con il pubblico.

!Per concludere precisiamo che lo spettacolo si articolerà in sette “capitoli”, come quelli dei libri di storia sui quali studiamo, ognuno dei quali porterà in sé la Memoria Storica delle vicende storiche che hanno ruotato attorno alla figura della protagonista.

CREDITI :

La coreografa Monia Mattioli direttrice Artistica della compagnia è patrocinata dall’Università Theaterschool Olandese dipartimento SNDO(Scuola per lo Sviluppo della Nuova Danza Contemporanea)di Amsterdam.

!La performance “R-esistere” , è stata realizzata per la drammaturgia in collaborazione con Miss Peggye oislagen direttrice del Nederlandse Dansdagen di Amsterdam, durante un progetto di workshop, in Novembre(su selezione)presso il Romaeuropa Festival 2014.
La produzione dello spettacolo “R-esistere” è co-prodotta con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Corinaldo Teatro C.Goldoni.

!Si ringrazia,per la documentazione sui partigiani del monte Sant’Angelo ed il patrocinio dell’ ANPI Regionale/sezione di Arcevia e San Lorenzo in Campo tramite il referente Angelo Verdini.

Si ringrazia la collaborazione di Simone Massi vincitore di Cortometraggio Animato al Festival di Venezia 2014 “Animate Resistenze”

Tecnico Scenografie/Luci Audio: Giancarlo Taddei Sartoria-Costumi: Angelino Maria .

“Habeshia”2017 (solisti Ludovico Paladini ed Enrica Rossini)
Teatro-Danza
uno spettacolo di 30 minuti circa !

C’è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno,di cui ognuno dei performer, ne è parte;è la frontiera che separa e insieme unisce il Nord del mondo,democratico,liberale e civilizzato, e il Sud, povero, morso dalla guerra, ar- retrato e antidemocratico.E’ sul margine di questa linea che si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo.La frontiera, questa parola significa una linea lunga chilometri e spessa anni.Un solco che attraversa la materia e il tempo,le notti e i giorni, le generazioni e le stesse voci che ne parlano.Questa soglia inafferrabile, indefinibile, non-materiale, la dan- za vi si avvicina per approssimazioni, tentativi, muoversi nell'inesplorato, là dove si consu- mano le migrazioni e i respingimenti, là dove si combatte per vivere o per morire.

Il collettivo “ijshaamanka”ha per un anno fatto ricerche e scelto accuratamente le storie di trafficanti e baby-scafisti,insieme alle storie dei sopravvissuti ai naufragi del Mediterraneo al largo di Lampedusa;ricostruendo le storie degli eritrei, popolo tra i popoli forzati alla mi- grazione vittime di una feroce dittatura, causata anche dal colonialismo italiano.I Danzatori ed attori del giovane collettivo si sono avvicinati a queste storie drammaturgicamente, insi- stendo sulla possibilità di creare una sorta di equilibrio tra gli aspetti positivi e negativi delle stesse storie. La performance è quindi una finestra su un mondo nascosto in cui i danzatori- attori divengono una estensione del loro stesso desiderio “infantile”di sbattere la verità sul mondo,in controcorrente al complesso sistema di censura sociale .

La soddisfazione più grande di questa performance rimane il fatto che malgrado abbiamo profondamente incarnato nella nostra danza ed interpretazione teatrale storie molto lontane dalla nostra quotidianità abbiamo mantenuto la nostra intensità, spontaneità ed onestà duran- te tutta la performance.

"Vibrazioni" 2018, spettacolo di video danza e danza contemporanea , solista Enrica Rossini

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